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Cambio del Comandante del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri

Il Gen. C.A. (r) Pasquale Angelosanto oggi cessa dal servizio attivo dopo 45 anni di servizio, iniziati nel 1978 con la frequenza del 55° Corso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma e terminati con il comando del Raggruppamento Operativo Speciale

printDi :: 31 ottobre 2023 17:56
Cambio del Comandante del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri

Cambio del Comandante del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri

(AGR) Il 31 ottobre 2023, a Roma, presso la Caserma Manfredi Talamo, alla presenza del Vice Comandante Generale dell’Arma e comandante delle Unità Mobili e Specializzate “Palidoro”, Gen. C.A. Riccardo Galletta, si è svolta la cerimonia di avvicendamento al comando del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri tra il Gen. C.A. (r) Pasquale Angelosanto e il Gen. B. Vincenzo Molinese.

Alla cerimonia hanno preso parte numerosi ospiti civili e militari tra i quali i già comandanti del ROS Generale C.A. Giuseppe GOVERNALE, comandante delle Scuole dell’Arma, il Prefetto Mario NUNZELLA e il Generale C.A. Sabato PALAZZO, i vice comandanti del ROS che si sono succeduti nel tempo e numerosi militari ora in congedo che hanno servito il Raggruppamento nelle sue articolazioni presenti sul territorio nazionale, nonché personale in servizio e della Rappresentanza Militare della caserma Manfredi Talamo.

 
Il Gen. C.A. (r) Pasquale Angelosanto oggi cessa dal servizio attivo dopo 45 anni di servizio, iniziati nel 1978 con la frequenza del 55° Corso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma e terminati con il comando del Raggruppamento Operativo Speciale, tenuto per oltre sei anni, dopo aver ricoperto numerosi incarichi, oltre che all’interno del ROS, nell’ambito delle varie organizzazioni dell’Arma, tra i quali quelli di comandante del Nucleo Operativo del Gruppo Napoli II a Castello di Cisterna (NA), del comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, di Capo del III Reparto del Comando Generale dell’Arma e in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’alto Ufficiale, nel corso del suo intervento, nell’esprimere il più sentito ringraziamento ai signori Comandanti Generali e di Vertice succedutisi nel tempo per la fiducia accordatagli, nell’atto di cedere il comando ha espresso la sua profonda riconoscenza alle donne e agli uomini del ROS, elemento più prezioso dell’Istituzione, per i sacrifici sostenuti unitamente alle famiglie, per la professionalità, l’abnegazione e la convinta condivisione degli obiettivi che hanno contraddistinto il quotidiano impegno a difesa della legalità e dei valori della Costituzione, contribuendo a garantire la sicurezza dei cittadini e della Nazione dalle aggressioni della criminalità organizzata, eversiva e terroristica e di tipo mafioso.

Ricordando con commozione il Mar. Ca. Filippo Salvi - caduto nell’adempimento del dovere nel corso delle attività di ricerca di Matteo Messina Denaro - ha quindi sottolineato come l’arresto del latitante avvenuto lo scorso 16 gennaio sia ascrivibile agli sforzi dei militari che nel tempo sono stati impiegati nelle indagini e alle ponderate responsabilità decisionali che l’intera linea operativa e di comando è stata capace di assumersi.

I numerosi risultati conseguiti dal ROS nel contrasto al terrorismo, interno e internazionale, anche di matrice confessionale, e alla criminalità di tipo mafioso - ha proseguito il Generale Angelosanto - trovano fondamento nel metodo di lavoro lasciato in eredità dal padre fondatore della struttura Anticrimine dell’Arma, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ideato nel lontano 1974, all’atto della costituzione del Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria, valido ancora oggi a quasi cinquant’anni dalla sua prima applicazione.

Il Gen. Angelosanto ha quindi espresso il ringraziamento a colleghi e militari delle altre componenti dell’Arma con le quali il ROS ha costantemente operato per raggiungere, in uno sforzo corale, obiettivi condivisi nell’interesse dei cittadini e dei territori afflitti da gravi problemi di criminalità organizzata e terrorismo.

Da ultimo, l’Alto Ufficiale ha rivolto al Generale di Brigata Vincenzo Molinese, auguri calorosi di buon lavoro.

Il Generale Vincenzo Molinese rientra al Raggruppamento Operativo Speciale, presso il quale ha già prestato servizio in passato, dopo aver svolto numerosi incarichi tra i quali quelli di comandante di sezione presso il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Roma, del comando Provinciale Carabinieri di Bari, di Capo Reparto presso la Direzione Investigativa Antimafia, presso il Comando Generale dell’Arma e da ultimo quale comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Nell’indirizzare sentite espressioni di saluto alle autorità intervenute, ha rivolto il proprio ringraziamento al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, per la fiducia accordatagli per un così impegnativo e prestigioso incarico.

Il Generale Molinese ha quindi sottolineato come, col massimo impegno e determinazione e al fianco di tutte le donne e gli uomini ROS, guiderà il Raggruppamento, sulla scia di quanto già fatto dai comandanti che lo hanno preceduto, al servizio dei cittadini per contribuire a garantire quella cornice di sicurezza e legalità indefettibile per il Paese.

Obiettivi questi che, nell’ambito dei confini delineati dall’azione di coordinamento della Magistratura, potranno essere perseguiti attraverso la massima sinergia con gli omologhi uffici della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza e la più proficua collaborazione con altri attori istituzionali che potranno essere interessati a forme di cooperazione e supporto del Raggruppamento.

Le manovre preventive ed investigative del ROS - ha proseguito il Generale Molinese - soprattutto quelle più evolute e complesse, dovranno costantemente confrontarsi con il patrimonio offerto dall’Arma territoriale, sistema muscolo-scheletrico che sostiene la nostra Istituzione.

L’Alto Ufficiale, nel rivolgere un commosso pensiero ai caduti, ha sottolineato la centralità del personale - valore principale del Raggruppamento - che si impegna a sostenere conscio delle difficoltà derivanti dai delicati contesti operativi nei quali il ROS è chiamato ad operare.

In conclusione, il Generale Molinese ha rivolto al Generale Angelosanto gli auguri più sinceri di ogni bene ed ha sottolineato come stia raccogliendo con rispetto e riconoscenza l’eredità del suo prezioso lavoro e al tempo stesso stia prendendo l’impegno di mantenere sempre alto il valore da tutti riconosciuto al Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri.

Il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, dopo aver rivolto cordiali espressioni di saluto alle autorità e agli ospiti intervenuti, ha sottolineato come la cerimonia, pur nella sua semplicità, racchiude un elevato valore simbolico poiché i cambi di comando scandiscono e segnano la vita dei reparti, portando con sé nuova linfa e nuove idee.

Questo avvicendamento - ha proseguito il Generale Galletta - avviene nel segno della continuità, tra due ufficiali caratterizzati da grande professionalità, da umiltà e ancora prima da profonda passione per l’attività dell’Arma e del ROS, reparto nel quale entrambi hanno militato, seppur in tempi diversi del loro percorso professionale.

Ma cifra più elevata che accomuna i due Ufficiali è quella di credere nel valore della squadra, è la convinzione che i risultati non sono mai il frutto del lavoro del singolo. Il Generale Angelosanto, sulle orme dei suoi illustri predecessori, ha saputo fare squadra, una squadra compatta e coesa che crede nelle missioni assegnate al ROS, reparto che ha saputo lavorare in perfetta sinergia con tutte le componenti dell’Arma riuscendo a moltiplicare le capacità operative dell’Istituzione.

Questo è il testimone che il Generale Angelosanto lascia al suo successore, Generale Molinese.

Al Generale Angelosanto, l’Alto Ufficiale, anche a nome del Comandante Generale dell’Arma, ha espresso sentimenti di gratitudine per i 45 anni di servizio nell’Arma, per essere stato esempio per il personale che ha avuto alle dipendenze e, in particolare, per la sapiente guida del Raggruppamento che - oltre a numerosi e importanti risultati operativi tra cui, da ultimo, la cattura di Matteo Messina Denaro - si è tradotta in una particolare attenzione al personale, alla vita dei reparti dipendenti dal Raggruppamento e in numerose iniziative tese a perfezionare sempre più una macchina estremamente complessa come il ROS.

Al Generale Molinese, il Generale Galletta ha rivolto i più fervidi auguri di buon lavoro per il delicato incarico assunto con l’auspicio di ulteriori lusinghieri risultati per il ROS e per l’Arma tutta.

Fonte: Ufficio Stampa - Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri

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