Arresto di un Piromane: Carabinieri Forestale di Rieti Fermano Cinquantacinquenne Intento a Causare Incendi Dolosi
Intenso Lavoro di Indagine e Prevenzione dell'Arma Forestale nella Lotta agli Incendi Boschivi
Carabinieri Forestale di Rieti Fermano Cinquantacinquenne Intento a Causare Incendi Dolosi
(AGR) Nell'ambito della continua lotta agli incendi boschivi, i Carabinieri Forestale di Rieti hanno compiuto un passo significativo nel garantire la sicurezza dell'ambiente naturale e della comunità. Un cinquantacinquenne è stato arrestato in flagranza di reato mentre tentava di appiccare intenzionalmente fiamme sul ciglio della strada, causando un pericoloso incendio boschivo. L'azione criminale è stata fortunatamente domata solo in tarda notte dai Vigili del Fuoco.
La Stazione Carabinieri Forestale di Rivodutri (RI), responsabile del territorio del comune di Cantalice, aveva già avuto a che fare con il sospettato in passato, che sembrerebbe avere precedenti per il reato di incendio boschivo. Coadiuvati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale e Agroalimentare del Gruppo Carabinieri Forestale e dall'Arma territoriale di Rieti, i militari non hanno esitato ad arrestare il soggetto. L'incendio boschivo di chiara matrice dolosa era scoppiato nelle immediate vicinanze nel pomeriggio della stessa giornata.
Carabinieri Forestale di Rieti Fermano Cinquantacinquenne Intento a Causare Incendi Dolosi
La scrupolosa attività di monitoraggio unita all'indagine dettagliata da parte delle Stazioni Carabinieri Forestale, che fanno uso del "Metodo delle evidenze fisiche" grazie all'esperienza di squadre di militari qualificati, è essenziale per individuare i responsabili di uno dei reati ambientali più dannosi e vili.
È importante ricordare che la legge prevede pene significative per chi provoca incendi boschivi. La pena può arrivare fino a cinque anni di reclusione se l'incendio è causato per negligenza, e addirittura dieci anni se il reato è commesso con dolo. Queste misure puntano a dissuadere tali azioni dannose e a tutelare la preziosa risorsa ambientale delle aree boschive.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell'indagato che è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.