“Perché tanta violenza…”: non solo teatro ma anche forte messaggio contro la violenza sulle donne
L’attività culturale del C.A.S.Q. di Acilia
“Perché tanta violenza…”: non solo teatro ma anche forte messaggio contro la violenza sulle donne
(AGR) Sabato 25 novembre u.s., al C.A.S.Q. di Acilia è andato in scena “Perché tanta violenza…” di Franco Cusimano. Grande partecipazione di pubblico e tanti consensi per questo lavoro teatrale contro la violenza sulle donne.
In “Perché tanta violenza…”, aneddoti, brevi storie e musiche raccontano, ora accoratamente o drammaticamente, ora ironicamente o in toni decisamente forti, di efferati assassinii, brutali e continue aggressioni, ignobili stupri subiti da donne. L’opera non può, quindi, essere catalogata semplicemente come spettacolo di intrattenimento, perché va ben oltre la pura e semplice rappresentazione fine a sé stessa, ma, piuttosto, la performance vuole essere, come in effetti ha dimostrato di essere, non solo una chiara ed inequivocabile denuncia della quotidiana violenza subita da tante donne ad opera di ‘ragazzi per bene’, ‘mariti esemplari’, ‘fidanzati affettuosi’ e ‘amici e colleghi premurosi’, ma anche, e soprattutto, un forte messaggio lanciato nel sociale, cioè a chiunque nella società viva ed operi, semplice cittadino o ricoprente incarichi di responsabilità nella comunità che sia, senza distinzione di sesso o di censo; è un appello che non viene lanciato affiggendo manifesti che qualcuno si prenderà la briga di danneggiare, strappare o deturpare, né distribuendo volantini a passanti che dopo qualche metro, girato l’angolo, discretamente gettano via, né, ancora, leggendo scontatissimi proclami di condanna in questo o quel notiziario, tra uno spot pubblicitario e l’altro, ma usando, invece, l’arma del palcoscenico, ‘arma’ molto più antica ma decisamente più potente di un semplice pezzo di carta o di una concione televisiva e raffazzonata del politicante di turno.
È una ‘mission’, quella di ‘Perché tanta volenza…’, che il Prof. Franco Cusimano, lancia in resta, affronta a viso aperto con il suo splendido gruppo di attori.
Nel tirare giù la recensione di un’opera teatrale, fatto il dovuto, cioè analizzato e recensito lo spettacolo, il più delle volte ci si dimentica dell’autore e/o del regista. Ovviando a questo inconveniente, sicuramente del tutto sgradevole per chi ha profuso impegno e passione nel comporre l’opera e metterla in scena, vogliamo cercare di rendere il dovuto omaggio all’Autore, Dott. Franco Cusimano, autentica anima dello spettacolo (del quale ne è regista, produttore nonché attore), intellettuale a tutto tondo, punto di riferimento della nostra Cultura che, ahinoi!, viene sempre più lasciata a se stessa, quando non proprio abbandonata, magari preferendole rozze ‘alternative culturali’ che di ‘culturale’ hanno… nulla.
“Perché tanta violenza…” è fatica recente di Franco Cusimano, il cui skill professionale si sviluppa attraverso quarant’anni e più di intensa attività nell’ambito della psicologia (laurea in questa disciplina conseguita qualche decennio fa) e letterario, con la pubblicazione di diverse opere, tra le quali spiccano il manuale di teatro “TeaTro Therapy, metodo Franco Cusimano” che “è un metodo d’integrazione. Contributo nelle più svariate situazioni, lavoro e relazioni d’aiuto. Strumento di comprensione delle dinamiche in cui ogni individuo è coinvolto”, ‘La Maschera di D’Io’, che tratta di varie forme di teatro (BrutArt, FantArt, PsicoArt, SpiritualArt) e “Psicologia vibrazionale” con sottotitolo “L’arte del comunicare”, che, cito dalla presentazione del libro, è permettere a mondi diversi di incontrarsi e di comunicare anche per un solo istante”.
Nel suo percorso scientifico-letterario-teatrale, Franco Cusimano cerca una sintesi tra l’Occidente (la razionalità) e l’Oriente (meditatività): nasce da questo intento, questa sua visione, questa sua ricerca, ‘TeaTro Therapy’, che rappresenta la sintesi del suo tentativo di “coniugare l’arte con il pensiero”. Il progetto, nel quale hanno trovato posto diverse sue opere teatrali, è stato portato nelle scuole, in istituti per anziani, nelle università e cinema, riscuotendo sempre buon successo di pubblico e di critica.