Ostia, Life A-Mar, due giorni per osservare gli uccelli in mare aperto
Sono stati oltre 160 i partecipanti ai due eventi (con posti esauriti) in barca organizzati dall’Oasi Lipu CHM di Ostia e dalla delegazione della Lipu nelle giornata di domenica 25 e di martedì 27 giugno, nell’ambito della campagna velica del progetto Life A-Mar
Alessandro Polinori spiega al pubblico presente quello che si vedeva in mare
(AGR) Centinaia di esemplari di berta maggiore e di berta minore sono stati osservati in mare aperto da oltre 160 partecipanti durante i due eventi (con posti esauriti) in barca organizzati dall’Oasi Lipu CHM di Ostia e dalla delegazione della Lipu di Ostia nelle giornata di domenica 25 e di martedì 27 giugno, nell’ambito della campagna velica del progetto Life A-Mar, finanziato dal programma Life dell’Unione europea volto a far conoscere e avvicinare le persone ai siti marini Natura 2000.
Le imbarcazioni hanno attraversato il tratto di costa tra Ostia e il sito Natura 2000 e AMP Secche di Tor Paterno, un itinerario che ha suscitato grandi emozioni vista la presenza di centinaia di esemplari di berta maggiore e di berta minore, che, a causa delle ricchezza di pesce, frequentano come area di alimentazione l’area antistante Ostia e Torvaianica, per poi tornare nei luoghi di nidificazione siti nel Tirreno centrale. Le Secche di Tor Paterno, con importantissime presenze animali e vegetali, unica area marina protetta italiana completamente sommersa, sono costituite da una formazione rocciosa, coperta da organismi che, scavando o costruendo le loro "tane" nel corso dei secoli, ne hanno modificato la forma. Si presentano come una vera e propria isola sul fondo del mare, la cui profondità massima è di circa 60 metri mentre la sommità della "montagna" giunge a 18 metri sotto il livello del mare
Gli eventi sono stati organizzati nell’ambito della campagna velica realizzata all’interno del progetto LIFE A-MAR NATURA 2000, finanziato dal programma Life Environmental Governance & Information, coordinato da Federparchi-Europarc Italia insieme ai partner Lipu, Triton Research e Fundación Biodiversidad. Al progetto partecipano come cofinanziatori anche il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e il Parco nazionale delle Cinque Terre.