Legambiente, XII Congresso Nazionale: "L'Italia in cantiere"
Dal 1 al 3 dicembre Roma sarà Caput Mundi dell’ambiente con la tre giorni congressuale di Legambiente.Nella Capitale gli Stati generali della transizione ecologica con governo, parlamento, imprese, lavoro, scienza ed associazioni a confrontarsi su decarbonizzazione e lotta alla crisi climatica
Legambiente Italia in cantiere locandina evento
(AGR) Roma Caput Mundi dall’ambiente con il XII congresso nazionale di Legambiente. Dal venerdì 1 a domenica 3 dicembre 2023 nella Capitale prenderà il via la tre giorni congressuale dell’associazione ambientalista con Roma che diventerà per tre giorni il cuore pulsante dei temi ambientali. Attesi oltre 800 delegati provenienti da tutta Italia e oltre 60 gli ospiti esterni tra rappresentanti del mondo istituzionale, della ricerca e dell’impresa, del terzo settore, del giornalismo, della società civile, che si incontreranno a Roma presso l’Auditorium del Massimo, zona Eur, in quelli che si preannunciano come dei veri e propri Stati generali della transizione ecologica italiana. Un congresso che tornerà nella Città Eterna dopo sedici anni dall’ultima volta, era il lontano 2007, e che porterà in primo piano due temi centrali: la transizione ecologica unita ai cantieri che servono al Paese e su cui occorre accelerare il passo e la lotta alla crisi climatica, su cui non sono ammessi più ritardi, perché il 2030 è dietro l’angolo insieme agli adempimenti per raggiungere gli obiettivi europei. Servono interventi concreti e politiche climatiche coraggiose e ambiziose.
Un doppio messaggio che Legambiente indirizzerà sia al Governo Meloni sia alle Regioni e agli enti locali a partire dalla città di Roma. All’Esecutivo l’associazione ambientalista indicherà, con la presentazione del report finale sui cantieri della transizione ecologica e con la road map per i prossimi quattro anni, le priorità ambientali su cui è fondamentale lavorare da subito. Non mancheranno le proposte per le Regioni e gli enti locali a partire dalla città che ospita il congresso, Roma, a cui Legambiente chiederà di recuperare i tanti ritardi accumulati sulle performance ambientali, di risolvere cronici problemi come la gestione dei rifiuti e la mobilità insostenibile e di tornare ad assumere quel ruolo guida e di apripista che ha avuto in passato grazie a scelte green e sostenibili, come ad esempio la prima isola pedonale italiana che nacque proprio nel cuore della Città Eterna il 30 dicembre 1980.
Il XII congresso nazionale di Legambiente si aprirà venerdì 1° dicembre a Roma alle ore 9.30 con la conferenza stampa, la presentazione del report nazionale “I cantieri della transizione ecologica” e l’inaugurazione della mostra congressuale, a cui seguirà nel pomeriggio ore 14:30 l’inizio della plenaria con i saluti del presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi e a seguire la relazione introduttiva del presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani. La mattinata di sabato 2 dicembre vedrà in azione i gruppi di lavoro delle dieci piazze tematiche legate ai cantieri della transizione ecologica, ossia rivoluzione energetica, adattamento alla crisi climatica, agroecologia, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, riconversione industriale, economia circolare, lotta alle illegalità, aree protette e biodiversità, giovani e università. Domenica 3 dicembre, giornata finale con la plenaria conclusiva, l’elezione degli organi e dei vertici associativi e la presentazione dell’agenda ambiente e della road map dei cantieri della transizione ecologica.
“È tempo di agire ora e subito, non sono ammessi più tardi. L’Italia – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - non deve perdere altro tempo, bisogna accelerare il cammino della transizione ecologica come ci chiede l’Europa, recuperare i tanti ritardi che il nostro Paese ha accumulato rispetto agli obiettivi 2030, contrastare con interventi concreti la crisi climatica che avanza e approvare quelle norme che ancora mancano all’appello. Quanto accaduto negli ultimi anni, con l’acuirsi degli eventi estremi, e le titubanze sul fronte delle politiche energetiche, ambientali e climatiche ad opera dei vari governi che si sono succeduti fino a quello attuale, non devono più ripetersi. Di questo e di tanto altro parleremo al nostro XII congresso nazionale di Legambiente. Servono in primis scelte chiare e decise, politiche climatiche ambiziose e coraggiose, un nuovo modello di gestione del territorio, aree urbane più resilienti e accoglienti, più attenzione verso le buone pratiche già presenti nei territori. Temi che la nostra associazione, come è nel suo DNA, continuerà ad affrontare portando il suo contributo e la sua esperienza e indicando quella che per lei è la strada da seguire da qui ai prossimi anni tenendo insieme ambiente, salute e lavoro”.
Anteprima 30 novembre, manifestazione nel giorno di inizio della COP28 sul clima a Dubai. Sempre la prossima settimana, giovedì 30 novembre Legambiente nel giorno dell’apertura della COP28 di Dubai e alla vigilia del suo congresso nazionale, organizzerà una manifestazione vicino al laghetto dell’Eur, per ribadire l’urgenza da parte dell’Italia di politiche climatiche più ambiziose a partire dallo stop ai sussidi alle fonti fossili. Al Paese, che continua a finanziare l’energia fossile, Legambiente tornerà a chiedere un deciso cambio di rotta. La crisi climatica sta diventando inarrestabile, è ora di accelerare il passo nella diffusione dell’innovazione e delle rinnovabili, nella realizzazione degli impianti a fonti pulite, delle comunità energetiche. #stopfossili #startrinnovabili
Il Congresso sui social: Il XII Congresso di Legambiente verrà raccontato anche attraverso i principali social dell’associazione (Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin), il prezioso racconto giornalistico della Nuova Ecologia.it. e sul sito legambiente.it. Diretta streaming: sul sito Legambiente.it, lanuovaecologia.it, e sulla pagina fb dell’associazione. Hashtag dell’XII Congresso di Legambiente: #LegambienteXII #ItaliaInCantiere #CantieriDellaTransizione