Legambiente, rischio idrogeologico, a Roma centomila residenti in aree alluvionali
A rischio alluvione il 9,1% del territorio pari a 117 ettari.I quartieri più esposti: a sudovest Ostia, Acilia, Casalpalocco, Infernetto, Eur Torrino,Tor di Valle; a est Tiburtina e Prenestina; a nord Settebagni, Labaro, Salaria e Tiberina, centrali Villaggio Olimpico, Corso Francia, Via Guido Reni.
Roma a rischio alluvioni cartina generale Legambiente
(AGR) Legambiente Lazio continua la sua analisi sui rischi idrogeologici legati alla pericolosità nei territori per frane e alluvioni. Oggi approfondimento che focalizza la situazione di Roma con le schede "ROMA A RISCHIO", nelle quali si evidenziano i numeri e le mappature sui dati complessivi e sulle zone a pericolosità elevata.
Sono 96.586 i Romani che vivono in aree a pericolosità da alluvioni e 2.431 quelli per frane. La pericolosità da alluvioni riguarda ben il 9,1% del territorio, pari a 117 ettari, dove sorgono qualcosa come 11.388 edifici, lavorano 9.650 imprese ed esistono 177 beni culturali. A rischio frana una popolazione di 586 abitanti, 55 edifici, 78, imprese e 6 beni culturali.
Nello studio, Legambiente ha focalizzato anche l’attenzione sui quartieri a più elevata pericolosità per il rischio alluvioni: nel quadrante sud-ovest Ostia, Acilia, Casal Palocco, Infernetto, Eur Torrino, Tor di Valle; a est Tiburtina e Prenestina; a nord Settebagni, Labaro, Salaria e Tiberina, nelle aree centrali il quadrante compreso tra Villaggio Olimpico, Corso Francia, Via Guido Reni. Zone con pericolosità per frane sono invece a Trastevere, Baldo degli Ubaldi, Monte Mario, Villa Glori, Viale Tiziano e Labaro. L’analisi di Legambiente Lazio è basata su dati ISPRA-IDROGEO.