Lancio di palloncini, oltre 70 comuni dicono stop
Aumentano giorno dopo giorno le Amministrazioni locali che sposano la campagna lanciata da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica. I palloncini, anche quelli biodegradabili, danneggiano la natura, inquinando
lancio palloncini foto pixabay
(AGR) Tutto quello che va in cielo, inevitabilmente torna giu'. E' per questo che oltre 70 Comuni italiani hanno emanato un’apposita ordinanza per vietare il rilascio deliberato dei palloncini in volo. Da nord a sud, aumentano giorno dopo giorno le Amministrazioni locali che sposano la campagna lanciata da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica.
Utilizzati spesso in maniera inconsapevole, vengono liberati in aria in ricorrenze, feste, funerali con un impatto negativo in gran parte ignorato. I palloncini, anche quelli biodegradabili, arrecano danni alla natura, inquinando, e agli animali che li scambiano per cibo o ne rimangono intrappolati nei fili. Sono al terzo posto tra i rifiuti piu' pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini e costituiscono l’80 per cento dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine analizzate da una ricerca dell’Università di Wales Swansea.
Dalla provincia autonoma del Trentino nel giugno 2021, sempre piu' Comuni hanno emanato l’apposita ordinanza di divieto di rilascio dei palloncini, includendo anche i coriandoli di plastica e le lanterne luminose. Piccoli centri ma anche capoluoghi di provincia come Olbia, Monza, Isernia, Ferrara e Cuneo.
“Anche i prodotti biodegradabili non spariscono magicamente in natura bensi' necessitano di essere smaltiti correttamente in appositi impianti – spiega De Gaetano (Plastic Free) – tant’e' che sugli stessi palloncini c’e' il simbolo del divieto di rilascio in cielo. Per questo abbiamo presentato a Montecitorio una proposta normativa affinche' divenga presto legge a livello nazionale, sostenendola anche con una petizione online”.