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Asse degli Acquedotti, 13 km in bici dai Castelli al Circo Massimo, ora si passa alla progettazione

Il tracciato rappresenterà, da una parte la via più breve per collegare le periferie con il centro, utile quindi per gli spostamenti quotidiani; dall’altra avrà una forte connotazione cicloturistica con l'attraversamento di aree di interesse ambientale, monumentale e archeologico

printDi :: 18 luglio 2023 18:54
Asse degli Acquedotti, 13 km in bici dai Castelli al Circo Massimo, ora si passa alla progettazione

(AGR) Nella giornata di ieri si è tenuto, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, il convegno "L'asse degli acquedotti. Un patto per l'ambiente, la mobilità ed il turismo".Un incontro fra associazioni di categoria, parte politica e cittadini per discutere della fattibilità e delle peculiarità dell’Asse degli Acquedotti, un percorso ciclopedonale che colleghi i Castelli Romani e le periferie romane al centro della Capitale, lungo circa 13 km e che attraverserà diversi polmoni verdi della città fra cui il parco degli Acquedotti, il parco di Tor Fiscale e quello della Caffarella fino al Circo Massimo.

Tale progetto nasce già nel 2016 grazie all’impegno del gruppo “Settimo Biciclettari” coinvolgendo vari comitati di quartiere, associazioni e cittadini stessi dei municipi coinvolti e ora, grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione Gualtieri, con un emendamento al bilancio che prevede un impegno di fondi di 90 mila euro, Sapienza Università di Roma andrà a realizzare uno studio di fattibilità e progettazione dell’’opera.

 
Il tracciato potrà avere una duplice funzione: rappresenterà, infatti, da una parte la via più breve per collegare le periferie con il centro, utile quindi per il commuting, gli spostamenti quotidiani; dall’altra avrà una forte connotazione cicloturistica in quanto permetterà di attraversare delle aree ricche di interesse ambientale, monumentale e archeologico. L’Asse degli Acquedotti, infatti, deve il suo nome proprio al tracciato che costeggia gli antichi e suggestivi acquedotti romani. Ecco quindi che si concretizza una riqualificazione e un’occasione di arricchimento dei territori coinvolti, con conseguente possibilità di crescita economica che potrà svilupparsi intorno all’Asse stesso.

Relatori, oltre al consigliere capitolino della Lista Civica Gualtieri Sindaco e delegato all’Ambiente per Città Metropolitana Rocco Ferraro, promotore della manifestazione, Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Sabrina Alfonsi, Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità, Alma Rossi, Direttrice Parco Regionale Appia Antica e Francesco Napolitano, Professore di Ingegneria civile, edile e ambientale di Sapienza Università di Roma

“Un progetto che nasce dalla volontà dei cittadini, importante e totalmente al passo con i tempi. Il modo di viaggiare è cambiato, l’attenzione alla sostenibilità è in cima alla lista delle esigenze di chi si sposta e anche di chi visita la nostra città. Roma ha la fortuna di avere, oltre ad un inestimabile patrimonio culturale ed artistico, circa 82mila ettari di aree verdi dove si trovano le vie monumentali dell'Antica Roma. Valorizzarlo attraverso progetti come questo da una parte è utile a promuovere la cultura della mobilità sostenibile e d’altra contribuisce a dare una risposta a quel 70 per cento di viaggiatori che oggi chiede un turismo immersivo in luoghi unici da visitare per un secondo o terzo viaggio nella Capitale”. Lo afferma Alessandro Onorato Assessore di Roma Capitale ai Grandi Eventi, al Turismo, alla Moda e allo Sport."Un'idea nata dal basso, proposta anni fa, dall'Associazione Settimo Biciclettari, che porta alla luce altri modi di vivere la città e recupera i valori dei territori che attraversa con proposte di alto valore culturale. Si tratta di un progetto di ampio respiro, che si sviluppa per ben 13 km, lungo il cuneo verde dei parchi archeologici, e che per la sua complessità coinvolge per la sua attuazione le competenze di più Assessorati dell'Amministrazione Comunale. Con il Dipartimento Ambiente stiamo lavorando al collegamento tra il Parco degli Acquedotti e il Parco Tor Fiscale, la cui continuità è oggi solo parzialmente assicurata. È stata già approvata dalla Giunta Capitolina - per l'inserimento nel Piano Investimenti 2023-2025 - la fattibilità tecnico economica del progetto relativo alla realizzazione del Parco della Collina del Quadraro, opera che riveste un valore strategico per la realizzazione del percorso ciclo pedonale dell'asse degli Acquedotti. Redatto a seguito di una memoria di giunta del Municipio VII, il progetto riguarda una parte del territorio racchiuso tra i due tracciati ferroviari delle linee Roma Cassino e Roma Formia, attraversato da un tratto dell'acquedotto Felice e dal Fosso dell'acqua Mariana e suddiviso in due aree. Con il progetto si realizzerà la bonifica, il recupero e la valorizzazione dei reperti archeologici, la nuova sistemazione a verde delle aree sopradescritte destinandole alla pubblica fruizione insieme al collegamento ciclopedonale tra le due aree mediante una passerella metallica che sovrapassa via del Quadraro e consente la connessione con il Parco degli Acquedotti ricollegandosi al percorso in terra battuta che corre lungo le arcate dell'acquedotto. L'intero sito viene dunque riconfigurato come area di connessione ambientale ed ecologica tra i due poli del Parco Fiscale a nord e Parco degli Acquedotti a sud”, dichiara l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo Dei Rifiuti Sabrina Alfonsi.

“L’Asse degli Acquedotti, che con i suoi 13 km richiama alla mente il sogno di Cederna di una passeggiata, in questo caso ciclabile e archeologica che va da piazza Venezia fino ai Catelli, rappresenta una vera e propria occasione di crescita e valorizzazione del territorio, un vero e proprio percorso ciclabile di uso quotidiano a vantaggio delle esigenze di spostamento  e di salute dei tanti cittadini dei diversi municipi che l’opera attraversa”, afferma l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè.

“Con l’approvazione della modifica al Documento Unico di Programmazione 2022-2024, che prevede un impegno economico importante, e con l’inserimento del progetto all’interno del PUMS, daremo finalmente il via al percorso realizzativo dell’opera. Il tracciato ciclopedonale ci ha visti fin da subito favorevoli e impegnati per arrivare alla sua fattibilità, grazie a Sapienza, prima università romana, avremo un progetto ben chiaro e realizzabile, siamo davvero onorati di averla come partner. Ci tengo a dire che il nostro dovere come amministratori non è soltanto quello di promuovere l’impiego di una mobilità sostenibile ciclopedonale, - dichiara Rocco Ferraro – ma anche quello di dare nuova linfa a zone bellissime della nostra città al fine di realizzare ampi spazi verdi sottraendoli al rischio di degrado come in tutti i territori dove c’è carenza di fruibilità. Diverse parti dei parchi interessati dal progetto sono attualmente in stato di semi abbandono, è necessario restituire alla collettività questi spazi, dare nuove occasioni di cicloturismo e turismo archeologico-paesaggistico nei luoghi meno blasonati della nostra città, oltre a promuovere e incentivare l’impiego di mezzi di spostamento ecologici e sostenibili e aree di aggregazione e di inclusione sociale. Daremo così vita a un’interconnessione di valore ambientale, archeologico e turistico di altissimo livello. La realizzazione dell’Asse degli Acquedotti rappresenta un importantissimo progetto pilota per una nuova concezione di mobilità sostenibile”, conclude Ferraro.

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