“Emergenza, di cosa ha bisogno? Una corretta comunicazione al cittadino”
L’istituzione della Centrale Unica di Risposta NUE 112 e il ruolo della Polizia di Stato
Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma: “Emergenza, di cosa ha bisogno? Una corretta comunicazione al cittadino”
(AGR) Questa mattina il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma si è recato nella sede Fiorentina del NUE 112, in viale Michelangiolo per il seminario formativo giornalisti “Emergenza, di cosa ha bisogno? Una corretta comunicazione al cittadino”, organizzato dalla Prefettura del capoluogo toscano.
A moderare l’incontro il Presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci e ad approfondire l’argomento, il direttore NUE 112 Toscana Alessio Lubrani, che dopo aver spiegato cosa è il NUE 112, ha poi lasciato la parola al Questore che ha affrontato gli aspetti tecnici riguardanti la presa in carico delle chiamate e nello specifico il ruolo della Polizia di Stato.
Dall’analisi dei dati, infatti, si evince che dall’istituzione della C.U.R., rispetto agli anni precedenti, vi è stata una diminuzione di circa il 40% del numero di telefonate in arrivo presso la centrale operativa della Polizia di Stato, mentre il numero di interventi risulta aumentato rispetto agli anni della pandemia (2020-2021), e più vicino al dato del 2019. Ciò dimostra che la C.U.R. costituisce un importante filtro delle chiamate improprie o destinate ad altri enti che in passato hanno portato ad una minore efficienza della risposta in termini di tempestività dell’intervento e di sicurezza.
L’importanza della comunicazione tra operatore ed utente e dell’instaurarsi tra i due di un rapporto di fiducia e non di ostilità è lampante nell’esempio dell’ ”allarme pizza”. Ormai diffuso a livello globale, “l’allarme pizza” è uno specifico codice, conosciuto da tutti gli operatori di Sala operativa, con cui la vittima chiamando il numero di emergenza e fingendo di ordinare una pizza, in realtà effettua una camuffata richiesta d’aiuto alle Forze di Polizia, che hanno così la possibilità di intervenire e prestare soccorso.
L’individuazione della macrotipologia di interventi e la geolocalizzazione dell’area di competenza, insieme ad un ampia standardizzazione delle procedure e dei linguaggi “in codice” oltre che la presenza di interpreti di varie lingue, risulta sostanzialmente essere una strategia vincente che trova effettivo riscontro nella praticità e nel miglioramento del servizio offerto a tutta la cittadinanza.