Accolti al Rifugio 10 dei 71 cani provenienti dalla struttura abusiva sequestrata a Molazzana
Sono arrivati da pochi giorni a Prato, impauriti e con piaghe infette per la rogna e l'incuria: per loro subito un posto adeguato e pulito, cure veterinarie e cibo, in attesa di un'adozione
Canile comunale del Rifugio
(AGR) Impauriti, con le piaghe vive della rogna, della sporcizia e dell'incuria. Sono arrivati così al canile comunale del Rifugio 10 dei 71 cani - all'inizio erano 61 ma nel frattempo sono nate due cucciolate - provenienti dalla struttura abusiva sequestrata a maggio dai Carabinieri forestali a Molazzana, piccolo Comune della Garfagnana con poco più di 1000 abitanti , che si è trovato ad affrontare un problema a cui non poteva rispondere contando sulle proprie forze economiche: il proprietario degli animali (alcuni hanno chip, altri no) è stato denunciato penalmente, ma essendo nullatenente la giurisprudenza in materia in caso di impossibilità economica del privato dispone l’assunzione delle spese in carico all’ente pubblico comunale. Da qui la richiesta di aiuto del sindaco Andrea Talani al presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, che si è subito attivato lanciando un appello ai Comuni per accogliere gli amici a quattro zampe dandogli un posto adeguato in cui stare. La risposta non si è fatta attendere e i cani sono stati divisi tra Firenze, Pisa, Livorno, Grosseto, Arezzo e Prato: alcuni di loro sono ricoverati in cliniche veterinarie per le sverminazioni e curare soprattutto ferite e piaghe provocate dalla rogna.
Stamani il sindaco Matteo Biffoni e l'assessore ai Diritti degli Animali e Città curata Cristina Sanzò si sono recati in visita al canile comunale Il Rifugio per vedere i nuovi arrivati: "Questo è un esempio tipico di come gli Enti locali si muovano in aiuto di un altro ente locale gravato da un problema imprevedibile e che non può risolvere da solo e lo fanno per buona volontà, non per obbligo - ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni - Si è creato un corto circuito tra le competenze e le normative in cui le prime e indifese vittime sono questi cani sfortunati, sarebbe necessario per questo un intervento di livello superiore, regionale o statale, per risolvere situazioni come questa. Il Comune di Prato è potuto intervenire grazie al grande lavoro fatto dall'assessorato alla Città curata e da tutto il personale del canile del Rifugio, che ogni giorno fornisce cure e cibo a questi animali. "Ci siamo attivati subito per raccogliere l'appello del sindaco di Molazzana e del presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni - ha aggiunto l'assessore Cristina Sanzò - Un gesto di civiltà reso possibile anche grazie al grande lavoro che quotidianamente svolge la struttura del Rifugio, con la sua rete di volontari. Adesso i cani hanno un posto adeguato in cui stare ed essere curati ed aspettano una famiglia che li adotti. Invitiamo quindi i pratesi a fare una passeggiata al Calice per venirli a conoscere!". A questo proposito dall'inizio dell'anno sono già stati adottati 50 cani, di cui 14 solo tra luglio e agosto, come sottolinea la presidente dell'associazione Onlus Qua La Zampa Patrizia Nocerino che gestisce Il Rifugio, un numero che permette di tenere costante quello degli ospiti, circa 50.