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Sopresi a fare acquisti con carte di credito rubate: la Polizia di Stato arresta due cittadini stranieri per indebito utilizzo di strumenti di pagamento.

Commercianti allertati dalla richiesta di dividere il prezzo totale in più pagamenti in modo da poter utilizzare il “contactless” e evitare l’inserimento del pin

printDi :: 30 maggio 2024 14:38
Polizia di stato

Polizia di stato

(AGR) Nel pomeriggio di mercoledì 29 maggio la Polizia di Stato ha arrestato in via Calimala, all’interno di un noto negozio di abbigliamento, due cittadini stranieri di 18 e 33 anni, accusati di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti e denunciato una 17enne per lo stesso reato.

Secondo quanto ricostruito dalle volanti di via Zara, i 3 si sarebbero aggirati con fare sospetto nel negozio, scambiandosi più volte tra loro delle carte di credito.

 
L’insolito gesto avrebbe destato il sospetto di dipendenti e clienti del punto vendita che, a questo punto, hanno contattato il numero d’emergenza 112 Nue.

Subito dopo, il gruppetto avrebbe acquistato diversi capi d’abbigliamento per un totale di oltre 180 euro, pagando il tutto con diverse transazioni di piccole cifre, in modo da poter utilizzare il cosiddetto “contactless”, il quale non necessita dell’inserimento del pin per poter concludere il pagamento.

Tempestivo l’intervento delle volanti che hanno sorpreso i due uomini e la ragazza ancora all’interno del negozio.

A seguito degli opportuni accertamenti, i poliziotti hanno constatato che le carte di credito utilizzate per gli acquisti erano il bottino di un probabile borseggio.

La merce è tornata nelle mani dei legittimi proprietari, mentre per i 3 presunti autori del gesto è scattata anche la denuncia per il reato di ricettazione.

Si precisa che l’effettiva responsabilità delle persone indagate e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a loro carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento le stesse sono assistite da una presunzione di innocenza.

30/05/2024 12.25

Tratto da Met.

Questura di Firenze

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